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La val d'Orcia, scrigno di Arte e Natura

Una scoperta che coinvolge tutti i sensi

Colline morbide, argillose, cangianti nei toni, spazi quasi privi di piantagioni, destinati a seminativo e pastura, caratterizzati da grance, fattorie, castelli, spesso circondati da verdi cipressi. Questo il paesaggio delle Crete che il poeta Luzi definì “mare aperto”, lo stesso che ritroviamo negli scenari pittorici dei più importanti artisti senesi, oggi Patrimonio Mondiale dell’ Umanità.

Pienza, città natale di Papa Pio II Piccolomini, per sua volontà trasformata in raro esempio di città rinascimentale e modello di armonia e compostezza urbanistica. Dalle strette viuzze lastricate si apre la scenografica piazza con il maestoso Palazzo Piccolomini, residenza del Papa, e il Duomo, il cui luminoso interno è ricco di opere pittoriche del XV secolo. Dalla via panoramica il dolce paesaggio collinare della val d’Orcia pervade e cattura i sensi, rendendoci parte della sua perfetta armonia.

Bagno Vignoni, minuscolo borgo che nasce e finisce in una piazza d’acqua, costituita dalla vasca da cui sgorgano le celebri acque termali, che sprigionano nebbie e vapori all’abbassarsi della temperatura. Un inimitabile capolavoro di arte e natura. A fargli da cornice, poche case di origine antica, un loggiato quattrocentesco e due nobili palazzetti. Sullo sfondo, Castiglion d’Orcia e la Rocca di Tentennano sembrano gemme incastonate tra le nude colline delle Crete senesi. Già gli antichi Romani avevano scoperto le virtù di queste acque, qui veniva a curarsi la gotta Lorenzo il Magnifico, e vi sostò anche Santa Caterina; nel medioevo la forza dell'acqua sorgiva azionava un ingegnoso sistema di mulini oggi visitabili dopo un accurato restauro.

S. Quirico d’ Orcia, cinto da torrioni, si erge in bella posizione sulle alture che separano le valli dell’Orcia e dell’Asso. Tappa importante lungo la via Francigena, oggi accoglie viaggiatori e pellegrini conducendoli ai cinquecenteschi giardini degli “Horti Leonini” sino alla chiesetta romanica di S.Maria e alla celebre Collegiata, impreziosita da un grandioso portale con inflenze della scuola di Giovanni Pisano, ricco di simbologie medievali.

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